Robert Roncali, direttore dal 2015 del Caseificio di Torre Pallavicina, parla dell'azienda, degli investimenti che negli ultimi quattro anni hanno riguardato gli impianti produttivi e il miglioramento energetico e che hanno sorretto la crescita del caseificio nel mercato.
«Il caseificio sorge nella Valle dell'Oglio, a Torre Pallavicina in provincia di Bergamo e dal 1936 produce Grana Padano. Ogni giorno racogliamo il latte dalle stalle dei nostri soci conferenti nelle provincie di Brescia, Bergamo e Cremona in un areale particolarmente vocato alla produzione di latte e alla sua trasformazione casearia. Il latte raccolto ogni anno è di circa 600.000 quintali, di questi oltre 500.000 sono trasformati in 90.000 forme di Grana Padano DOP; il resto del latte viene venduto sul mercato del latte spot liquido.»
Gli investimenti degli ultimi 4 anni
«Negli ultimi quattro anni il Consiglio di Amministrazione ha varato una serie di investimenti per oltre 4 milioni di euro finalizzati a far crescere l'azienda, con particolare attenzione all'innovazione tecnologica e all'efficienza energetica.
Dal 2017 abbiamo optato per un profondo rinnovamento di tutti i reparti produttivi.
Nel 2020 abbiamo invece investito in efficientemento energetico e l'azienda oggi è certificata BRC, IFS, UNI EN ISO 22005, Halal. Abbiamo anche conseguito, nel 2018 per primi tra i produttori di Grana Padano, la certificazione per il benessere animale DTP 122 mentre è in corso la certificazione secondo ISO14001 e ISO50001, rispettivamente per ambiente ed energia.
Abbiamo cercato di essere all'avanguardia anche per quanto riguarda le certificazioni di processo e di prodotto nell'ottica di migliorare la produzione e la qualità del prodotto ottenuto ma soprattutto delle condizioni operative.»
La soluzione per il miglioramento delle condizioni di lavoro nei reparti produttivi
«Particolare attenzione nel programma di investimento è stata rivolta al miglioramento delle condizioni di lavoro nei reparti produttivi. Per questo abbiamo installato un impianto di movimentazione dei fagotti di Tecnomeccanica Bellucci srl che ha permesso in primis di ridurre la fatica e lo sforzo fisico dell'operatore.
Il nuovo impianto ha consentito anche la standardizzazione di questa fase del processo di produzione. Essendo infatti semiautomatico consente il sollevamento dei fagotti dal doppio fondo della caldaia, lo spostamento tramite la rotaia e lo sgancio automatico su un binario di sosta dove avviene la sgocciolatura per un tempo preimpostato e standardizzato. Il nuovo impianto è stato accolto con molto entusiasmo dagli addetti alla produzione.
Il caseificio di Torre Pallavicina è cresciuto negli ultimi anni e ha visto aumentare il numero di forme prodotte. È quindi diventato importante dare agli operatori il modo di trasferire i fagotti, dal peso di circa 50 kg l'uno, senza sforzo e fatica. Prima utilizzavamo dei paranchi a comando manuale ma le operazioni di risciacquo e posa in fascera erano eseguite manualmente da due operatori. Ora le operazioni vengono svolte da un solo operatore, senza nessuna fatica o sforzo.»
La ricaduta sui costi di manodopera
«L'impianto ha consentito di razionalizzare il lavoro degli addetti e ci ha permesso di dedicare maggior cura ad altre fasi delicate della produzione. Contrariamente a quello che si può pensare però, non abbiamo ridotto il personale. Anzi, negli ultimi anni abbiamo assunto e inserito nuovi giovani addetti per garantire il ritmo di crescita produttiva che l'azienda sta vivendo.»
La produzione destinata all'esportazione
«Circa la metà della produzione è destinata all'esportazione, anche se non la gestiamo direttamente. Forniamo forme intere agli stagionatori che successivamente si occupano dell'esportazione del prodotto.»
I mesi di chiusura per l'emergenza sanitaria dovuta alla Covid19
«Durante i mesi più difficili del lockdown, da marzo a giugno 2020, abbiamo assistito a una sostanziale tenuta dei volumi destinati al mercato interno di Grana Padano perché i quantitativi solitamente assorbiti dal Foodservice si sono spostati sul canale Retail. Per quanto riguarda il mercato estero, invece, dove Grana Padano, così come Parmigiano Reggiano, è consumato prevalentemente nei canali della ristorazione c'è stata una riduzione delle esportazioni di circa il 25%: una quota di prodotto che non potremo più recuperare. Dall'inizio dell'estate fino ad oggi tuttavia, le esportazioni sono riprese. Ci siamo riposizionati sui livelli pre-pandemia mentre il mercato interno è cresciuto di circa il 6%. Nel complesso quindi possiamo dire ci sia stata una buona ripresa che speriamo non sia vanificata dall'incertezza che sta caratterizzando la visione dei mesi a venire, in merito alla diffusione e al controllo dell'epidemia.»
L'impianto di movimentazione dei fagotti
«L'impianto di movimentazione dei fagotti del Caseificio di Torre Pallavicina è prodotto e installato dall'azienda Tecnomeccanica Bellucci srl di Modena, specializzata nella progettazione di macchine e impianti di produzione per il settore lattiero caseario.
Si tratta di un impianto finalizzato al trasporto della cagliata che nel complesso favorisce una maggior efficienza e sicurezza. Il trasporto dei fagotti (da circa 50-60 kg l'uno) se eseguito a mano è un'operazione faticosa anche per la posizione ribassata del doppio fondo, che può sottoporre l'operatore ad elevati carichi di lavoro.
La soluzione di Tecnomeccanica Bellucci srl presenta due carrelli da due ganci ciascuno; ogni carrello quindi riesce a svuotare due doppifondi alla volta. La particolarità dell'impianto di Torre Pallavicina sta nel fatto che i carrelli sono movimentati da batterie al litio, estremamente performanti, che permettono quindi al carrello di muoversi senza fili di alimentazione.
Il doppio carrello ha un'estrema versatilità nel percorso: può scegliere il tragitto migliore (il più breve o quello più lungo ma che non attraversi le caldaie in cui in quel momento si sta lavorando) a seconda delle necessità dell'azienda. Ogni carrello opera in modo indipendente essendo dotato di un proprio PLC, collegato via Wi-Fi con un sistema centrale che coordina i vari spostamenti sulla linea affinché questi non si incontrino mai e gestiscano il maggior numero di doppifondi nel minor tempo possibile.
Sensori e sirene sui carrelli, quando rilevano un ostacolo sul percorso, rallentano il carrello o ne interrompono la marcia. I motori elettrici che sollevano i ganci sono appositamente tarati per sollevare il peso dei fagotti ma per bloccarsi se sottoposti a un maggior carico che potrebbe derivare da errati utilizzi o casi incidentali in cui un operatore rimanga impigliato.
L'impianto installato presso Torre Pallavicina favorisce quindi la gestione e l'applicazione della normativa a tutela della sicurezza e salute del lavoratore; diminuisce i tempi di scarico dei doppifondi e libera spazio a terra facilitando la movimentazione in sala cottura.»